Un rapporto costruito su pesanti litigate che, questa volta, avrebbe portato il genitore a togliere la vita a sè stesso e al figlio.
Un rapporto conflittuale, costruito su pesanti e frequenti litigate, avrebbe portato un padre ad uccidere suo figlio prima di porre fine anche alla sua vita. Questa, per ora, la ricostruzione delle forze dell’ordine su quanto accaduto ieri sera a Mariglianella, piccolo comune in provincia di Napoli.
Una doppia tragedia quella che ha coinvolto la famiglia Basso che, nel giro di poche ore, ha subito due lutti. Il 54enne Giuseppe è stato ritrovato morto all’interno della sua casa in una pozza sangue: il suo corpo era martoriato da ferite da arma da taglio. Il cadavere del padre Telesforo, invece, è stato scoperto poco dopo: l’uomo era senza vita all’interno della sua auto con in mano una pistola.
Un rapporto conflittuale
Ad allertare le forze dell’ordine ci hanno pensato i vicini di Giuseppe, allarmati ancora una volta, verso le 21 di ieri sera, da un litigio pesante fra il 54enne ed il padre. Una diatriba familiare che, secondo alcune voci, andava avanti da un po’: i dissidi fra i due sarebbero stati di natura economica. Giuseppe e Telesforo Basso, infatti, gestivano insieme un’autofficina. Il genitore, dopo il rinvenimento del cadavere del figlio, era il principale sospettato dell’omicidio. Ora, per avere maggior chiarezza, si attende l’autopsia sui due corpi, già trasferiti presso il Secondo Policlinico di Napoli.